Segnaliamo questa interessante pubblicazione del Dipartimento di medicina e scienze dell’Invecchiamento dell’Università “Gabriele d’Annunzio Chieti-Pescara” sugli

“effetti neuroprotettivi dell’associazione di Glutatione ed L-Dopa nella modulazione dell’apoptosi cellulare nei pazienti con morbo di Parkinson”.

Sara Franceschelli, Paola Lanuti, Alessio Ferrone, Daniela Maria Pia Gatta, Lorenza Speranza, Mirko Pesce, Alfredo Grilli, Ivana Cacciatore, Emanuela Ricciotti, Antonio Di Stefano, Sebastiano Miscia, Mario Felaco, Antonia Patruno

La L-3,4-diidrossifenilalanina (L-Dopa) è il farmaco standard attualmente utilizzato per gestire la cura dei pazienti con morbo di Parkinson e per controllarne i sintomi.

Tuttavia, l’L-Dopa può causare neurotossicità a causa della generazione di fattori intermedi pro-ossidanti derivanti dall’ auto-ossidazione della malattia.

Al fine di superare questa limitazione, abbiamo associato L-Dopa al Glutatione, antiossidante naturale (GSH), per formare un “codrug” (GSH-LD).

Abbiamo studiato l’effetto di GSH-LD sull’ossidazione H2O2-indotta quindi sulla tossicità cellulare nel linfoma indifferenziato e differenziato U-937 e nelle “linee” cellulari di neuroblastoma dopaminergico SH-SY5Y, usate rispettivamente come modelli per studiare il coinvolgimento di macrofagi/ cellule microgliali e neuroni dopaminergici nel Parkinson.

Abbiamo analizzato quindi l’effetto di GSH-LD sull’apoptosi e lo stress ossidativo cellulare, entrambi considerati gli obiettivi strategici per la prevenzione e il trattamento delle malattie neurodegenerative.

Rispetto a L-Dopa e GSH, il “codrug” GSH-LD ha avuto un effetto più forte nella prevenzione del perossido di idrogeno (H2 O2), che ha indotto l’apoptosi in entrambi i modelli.

Inoltre, GSH-LD è stato in grado di preservare la vitalità cellulare, lo stato redox cellulare, il metabolismo del Glutatione e prevenire la formazione di specie reattive dell’ossigeno (ROS), in modo dipendente dalla fosfoinositide 3-chinasi (PI3K)/ chinasi B (Akt), in una neurotossicità “modello cellulare”.

I nostri risultati indicano che il codrug GSH-LD offre vantaggi derivanti dall’effetto additivo di LD e GSH e potrebbe rappresentare un candidato promettente per il trattamento del morbo di Parkinson.

https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31430883/